Glaucoma

Il glaucoma comprende un insieme di alterazioni oculari, quali:

  1. Riduzione del campo visivo
  2. Aumento della pressione intraoculare
  3. Escavazione della papilla ottica

La prima alterazione a manifestarsi è l’aumento della pressione intraoculare, che può restare costantemente elevata per un lungo periodo oppure alternarsi a periodi in cui la stessa assume anche valori normali. Viene considerata patologica una pressione oculare maggiore di 20-22 mmHg.

All’ipertensione oculare, in secondo stadio, si associa come diretta conseguenza il danno alla papilla ottica, che assume un aspetto tipico ( papilla escavata e pallida).
L’atrofia nervosa porta al terzo stadio in cui si ha una riduzione del campo visivo, inizialmente periferica; questo danno è quello che viene avvertito dal paziente come primo sintomo ( calo del visus), in quanto il glaucoma più semplice non è generalmente accompagnato da dolore nella fase di pressione oculare elevata.
Il glaucoma è una patologia che non può essere risolta, ma intervenendo tempestivamente è possibile stabilizzarla attraverso la terapia medica o, in casi più complicati, con la chirurgia.
Per questo è importante seguire le indicazioni del medico oftalmologo, presentandosi ad ogni controllo ed effettuando gli esami richiesti, quale è l’esame del campo visivo.

Approfondimenti sul Glaucoma

Il glaucoma può essere distinto in primario e secondario; nel primo caso la patologia si riconduce ad una alterazione anatomico-funzionale dell’occhio, nel secondo caso la patologia è legata ad un evento patologico diverso da quelli che sono i processi di idrodinamica oculare.

Nell’ambito del glaucoma primario, la causa più frequente di glaucoma è il danno al trabecolato, ovvero quell’area tra iride e cornea dove viene filtrato l’umor acqueo. L’alterata filtrazione dell’umor acqueo ha come conseguenza l’aumento della pressione intraoculare che causa una compressione a livello del sistema vascolare.
Il glaucoma semplice insorge soprattutto nell’età adulta, in uguale percentuale tra sesso femminile e sesso maschile.
Insorge in entrambe gli occhi, anche se in alcuni casi non contemporaneamente; è una patologia con caratteri ereditari.
Il glaucoma non trattato può essere causa di complicanze quali cataratta e, nei soggetti anziani, di trombosi della vena centrale della retina.
Si evince, quindi, he anche la prognosi della patologia varia in funzione dell’epoca di insorgenza.
E’ comunque importante sottolineare che le singole manifestazioni sopradescritte, non presenti contemporaneamente, non determinano diagnosi di glaucoma. Il corretto approccio, soprattutto dopo aver rilevato in un controllo la pressione intraoculare elevata, sarebbe quello di effettuare dei controlli periodici per monitorare la pressione e la sua eventuale evoluzione.
Il trattamento del glaucoma prevede l’utilizzo di farmaci ( colliri o pomate) che mirano all’abbassamento della pressione oculare. Più raramente si effettuano delle iniezioni sottocongiuntivali.
Il trattamento parachirurgico vede in primo piamo l’utilizzo dell’argon laser, ovvero un trattamento fotocoaugulativo che interviene sul trabecolato al fine di allargarne le maglie e favorire il deflusso dell’umor acqueo.
In ultimo stadio il trattamento chirurgico ( trabeculectomia), viene preso in considerazione nel caso in cui le precedenti terapie non sortiscano effetti benefici.
Si tratta di una tecnica che permette, con la creazione di un fistola che mette in comunicazione il canale di Schlemm con il trabecolato, consentendo il deflusso dell’umor acqueo. Quanto appena descritto si riferisce al glaucoma primario da blocco trabecolare, il più diffuso.
Si riscontrano meno frequentemente anche glaucomi primari causati da alterazioni al canale di Schlemm o della zona angolare.
Il glaucomi secondari, invece, possono essere causati da infiammazioni generalizzate, da traumi o da alterazioni della circolazione oculare (è noto il glaucoma secondario da aumento della pressione della vena episclerale). Un raro tipo di glaucoma, il glaucoma congenito, è presente fin dalla nascita e si manifesta con elevatissima pressione oculare causata da disturbi ereditari.
Anche le terapie farmacologiche e chirurgiche sono diverse, a seconda del tipo di glaucoma.
I farmaci utilizzati possono essere, a seconda dei casi, dei disidratanti, dei farmaci con azione antienzimatica o antinfiammatoria, oppure farmaci che inducono cambiamenti morfofunzionali nel cristallino o nel corpo ciliare o nell’iride. Anche gli interventi chirurgici sono diversi, a seconda del tipo di glaucoma su cui si deve intervenire; si può infatti intervenire, oltre che sul trabecolato, sull’iride, sulla sclera o sul corpo vitreo.

E’ utile segnalare al paziente che una alimentazione a basso contenuto di grassi e l’eliminazione di bibite contenenti caffeina, così come gli alimenti contenenti glutammato monosodico, sono abitudini che coaudiuvano la terapia farmacologica.

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