Tra gli Italiani si trovano ben un milione di persone che ne sono affetti, ma solamente la metà di loro ne è a conoscenza: aleggia sul capo lo spettro del Glaucoma.
Una malattia infida che inizialmente non si mostra con chiari segnali, composta da tante forme patologiche, ma quella che numericamente incide di più è il Glaucoma cronico semplice. Senza preavviso comincia serpeggiante ad insinuarsi nel nostro occhio aumentandone la pressione, un vero e proprio macigno che dovrà essere sostenuto dal nervo ottico: ma non sempre è in grado di sorreggere un tale peso. Non intervenendo prontamente si generano con il trascorrere del tempo degli evidenti danni, spesso manifestati troppo tardi e quando la propria vista si è già compromessa.
Dove ricercare l’origine del Glaucoma?
Nella più diffusa forma cronica semplice, dentro l’occhio la proprietà di filtrazione dell’umore acqueo decresce con graduale lentezza. Il nostro globo oculare spontaneamente genera dei liquidi che vengono poi espulsi mediante uno scarico, quello stesso che nel Glaucoma si intasa innalzando il livello dei liquidi e creando per la troppa pressione seri danni al nervo ottico. Quest’ultimo ha vitale bisogno d’essere nutrito ed irrorato dal sangue, ma ciò non accade quando è troppo elevato il valore della pressione che limita il flusso sanguigno compromettendo il buon lavoro del nervo.
Ci troviamo davanti ad una malattia per l’appunto cronica ma sicuramente curabile, che necessita un intervento tempestivo affinché si blocchi la degenerazione delle funzioni visive mantenendo nei limiti di guardia la pressione dell’occhio. Si verificano casi nei quali, una volta aumentata, la pressione rimane stabile nel tempo oppure può aggravarsi sino a portare, nella peggiore delle ipotesi, alla cecità precoce: è d’obbligo evitare, con i mezzi oculistici a disposizione, che questo possa accadere.
Nessuno è escluso: sia donne che uomini, tra i 40 e i 50 anni, possono essere affetti dal Glaucoma. Questo è una fascia d’età dove, tra le persone sane, la naturale diminuzione della capacità filtrante dell’occhio viene arginata da soluzioni alternative che limitano la crescita della pressione oculare.
Nelle persone invece geneticamente predisposte, il Glaucoma comincia a limitare il campo visivo nelle zone più esterne. Proprio perché moderatamente utilizziamo queste aree è chiaro che non sia semplice accorgersene nell’immediato e, purtroppo, il campanello d’allarme suona quando oramai si è impossibilitati a svolgere rilevanti azioni.
Per la migliore diagnostica del Glaucoma bisogna seguire alcuni preziosi consigli; sicuramente il più importante è quello d’eseguire da un bravo oculista la misurazione della pressione, ma non dobbiamo limitarci solo a questo. Perché gli occhi di ognuno di noi sono differenti, la cornea può essere ad esempio più spessa o fine della norma, e dunque un esame come la Pachimetria potrà con esattezza misurarne lo spessore ritarando necessariamente di riflesso i valori della pressione.
E poi esaminare anche la “papilla del nervo ottico”, ovvero il punto in cui il nervo ottico penetra nell’occhio e si continua nella membrana retinica. Un probabile Glaucoma si può manifestare con una piccola escavazione in quest’area e quindi andranno fatti altri esami più specifici ma mai invasivi, sia di tipo funzionale che anatomico.
Nella prima tipologia ricade la Campimetria Elettronica Computerizzata che, tramite le reazioni generate da particolari stimoli luminosi, permette di verificare in quali zone il paziente riesce o meno a vedere.
Nella seconda tipologia troviamo invece la Tomografia Ottica Computerizzata (OCT) che consente la misurazione del nervo ottico e cornea oppure delle fibre nervose attorno il nervo.
Esiste poi uno stadio meno pericoloso, quello dove l’alta pressione oculare non ha danneggiato il nervo ottico, ed allora si ricorre al Frequency Doubling Test (FDT), minuzioso esame eseguito su una circoscritta popolazione di cellule decisamente predisposte al rischio Glaucoma.
Seguendo scrupolosamente queste raccomandazioni possiamo confermare o scartare il pericolo Glaucoma.
La nostra vista è un bene prezioso; sfruttiamo le competenze ed i mezzi che il progresso scientifico e tecnologico ci mettono a disposizione per concludere vittoriosamente la battaglia contro il Glaucoma.
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