La Miopia
Quando si parla di malattia del secolo sono purtroppo tante le risposte, spesso differenti in base all’esperienza vissuta od al particolare periodo che si sta vivendo.
Chi tira in ballo la depressione, il devastante cancro, l’infertilità, l’ipertensione, il diabete; ebbene ognuna di queste è una vera e propria piaga per la nostra salute ma la risposta più oggettiva da dare è la miopia!
L’allarme è lanciato dai numeri, autorevoli, pubblicati recentemente dalla rivista “Ophthalmology” che ha raccolto i dati degli oculisti in Europa concordi nel dire che ben un ragazzo, sotto i 30 anni, su due è affetto da miopia. E l’incremento di questo difetto visivo sarà sempre maggiore nei ragazzi, quotidianamente sollecitati da un ingente numero di stimoli visivi.
Sin dalla nascita i nostri figli sono bombardati da sollecitazioni che sforzano la loro vista e questo è da imputarsi non più esclusivamente allo studio perché ai giorni nostri una volta staccato lo sguardo dalle pagine si corre a spostarlo con più piacere sullo schermo di uno smartphone, di un tablet o di un PC. Che sia per gioco o per abitudine la preoccupazione nasce dal fatto che sia diventato un bisogno, quasi impossibile per loro allontanarsi da un social network piuttosto che dal gaming online, preferendo stare tra quattro mura anziché vivere la propria quotidianità all’aria aperta.
Gli effetti sono per niente incoraggianti: l’occhio si disabitua alla luce del sole, non più pronto a fronteggiare i suoi stimoli. Un vero e preoccupante eccesso, che in quanto tale genera scompensi nelle nuove generazioni, ed anche in questo caso i numeri lo confermano poiché su un campione di 60000 soggetti ben un ragazzo su 4 soffre di miopia o da lì a breve ne subirà i problemi.
Possiamo esser fiduciosi in un futuro miglioramento di questi dati? Affatto perché quelli che oramai vengono definiti “nativi digitali”, i piccoli bimbi che vanno a nascere, avranno sempre più difficoltà ad abituarsi all’uso corretto dei propri occhi. Ecco perché si stima che ben il 40% di loro potrà riscontrare la malattia della miopia entro il decimo anno di vita.
Come possiamo fronteggiare questo pericolo per i nostri figli?
Sicuramente cercando d’essere sempre vigili, educarli ad un uso responsabile di tutti i dispositivi elettronici, evitarne l’uso sproporzionato, trasferire la consapevolezza dei rischi che si andrebbero a correre.
Ed in questo percorso educativo deve necessariamente venirci in aiuto anche la scuola, giustamente portata ad utilizzare nuovi strumenti didattici come ad esempio le lavagne elettroniche ed i computer, ma non per questo bisogna totalmente accantonare i canonici ma sempre affascinanti quaderni e libri; del resto una volta che i ragazzi saranno usciti da scuola sarà più complicato separarli dallo smartphone.
Non facciamo dimenticare alle generazioni future il profumo delle pagine di un libro e la bellezza di vedere i propri pensieri impressi su un foglio di carta! Ne avranno giovamento ed allo stesso tempo ne beneficerà l’amata vista.
Lenti a Contatto: allarme Infezioni
Quanti di voi non riuscirebbe più a fare a meno delle lenti a contatto?
La loro comparsa è stata osannata da tanti, soprattutto da chi ha sempre convissuto male con gli occhiali, e tanti oggigiorno non potrebbero più rinunciarci.
La ricerca e l’innovazione tecnologica della contattologia ha fatto grandi progressi, mettendo in commercio lenti sempre più pratiche ed adattabili all’occhio affinché si possa vedere al meglio senza perdere quella naturalezza dello sguardo.
Da un esclusivo uso per la correzione dei difetti visivi, con il trascorrere degli anni le lenti a contatto vengono usate anche per puro vezzo, in primis dalle giovani ragazze, che per look e per gioco vogliono cambiare il colore dei propri occhi non vedendoci alcun problema nel farlo. Ma non è proprio così.
Lo attesta un nuovo studio del Langone Medical Center della New York University, esposto a New Orleans durante l’annuale meeting della American Society for Microbiology, che prova quanto le lenti a contatto possano accrescere il rischio di contrarre infezioni oculari traghettando i batteri che si depositano attorno agli occhi direttamente dentro di essi, ed una volta raggiunto il bulbo oculare velocemente penetrano in circolo.
Sotto analisi 20 persone, 11 di loro che non utilizzavano lenti a contatto e 9 invece quotidianamente; il test ha chiaramente riportato un più ingente numero di batteri negli occhi degli utilizzatori di lenti, ma la singolarità del dato è che i batteri riscontrati avevano la pelle umana come loro normale habitat.
A questo punto gli studi dovranno indicare con più esattezza come possano essere lì giunti i batteri della pelle, perché potrebbero essere stati attratti da un fenomeno elettrostatico generato dalla stessa lente come anche trascinati dalle medesime dita delle persone.
A prescindere da quale sia la risposta definitiva bisogna che tutti voi che utilizzate lenti a contatto abbiate la massima attenzione per prevenire fastidiose problematiche ed alle giovani ragazze ci sentiamo di consigliare vivamente d’evitarne l’uso eccessivo per puro divertimento; la vostra salute è ben più importante di un momentaneo cambio di colore d’occhi!
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